Odontoiatria Conservativa: cosa è e perché sceglierla

odontoiatria conservativaNata come branda dell’odontoiatria conservativa, l’odontoiatria conservativa si occupa della cura dei denti interessati da processi cariosi.

In particolare l’odontoiatria conservativa è quell’insieme di procedure finalizzate all’eliminazione della carie e  alla chiusura delle cavità risultanti dall’eliminazione dello smalto e della dentina cariata,

Queste procedure si applicano attraverso l’utilizzo di appositi materiali, che cambiano in base alla profondità delle carie.

Se le carie sono superficiali, ci si limita ad asportare parte della dentina e dello smalto interessati, otturando il dente con appositi materiali, come per esempio l’amalgama d’argento o i compositi. É imporante sottolineare, però, che l’uso degli amalgami d’argento (a causa del contenuto in mercurio) è stato sostituito ormai dai materiali compositi che per le loro caratteristiche adesive permettono una preparazione della cavità cariosa meno ampia rispetto all’uso dell’amalgama.

Nel caso delle carie profonde, è possibile un interessamento della polpa del dente, contenente anche le fibre nervose, e allora si ricorre alla cura canalare detta anche devitalizzazione.

Con il termine conservativa indichiamo proprio l’obbiettivo di tali cure, cioè di conservare i denti altrimenti distrutti dalla carie.

Odontoiatria conservativa moderna

L’odontoiatria conservativa moderna punta alla minima invasività possibile, con la rimozione del solo tessuto cariato e la sua sostituzione con un materiale da restauro, che viene legato direttamente al tessuto sano.

Come precedentemente accennato, negli ultimi anni sono stati abbandonati gli amalgami d’argento a favore dei compositi.

Compositi

Il composito è costituito da una Matrice resinosa, un Riempitivo inorganico, un Agente accoppiante (silano) e un Attivatore.

Matrice resinosa

È la componente chimicamente attiva del composito, è inizialmente sotto forma di monomero fluido, e viene poi convertita in polimero rigido (polimerizzazione). La matrice è la fase continua a cui vengono aggiunti gli altri componenti. La maggior parte delle matrici dei compositi si basano sulla bis-GMA elaborate da Bowen del National Institute Of Standads And Techenology e brevettata nel 1962.

Riempitivo inorganico

Le particelle riempitive possono essere di vetro (come il vetro di bario o borosilicato), ossido di zirconio, ossido di alluminio, o biossido di silicio, che vengono aggiunti alla matrice per migliorarne le proprietà fisiche. Il riempitivo migliora la traslucenza; riduce il coefficiente di dilatazione termica; riduce la contrazione di polimerizzazione del composito; rende il materiale più duro, più denso e più resistente all’uso.

Agente accoppiante

Il ruolo del Silano è quello di legare tra di loro due materiali non affini, come la matrice idrofoba e il riempitivo idrofilo. Il più utilizzato è il metacrilossipropiltrimetossilossano.

Attivatore

L’attivatore è un componente chimico che ha la funzione di fare iniziare la polimerizzazione. L’attivazione può essere iniziata per mezzo della reazione chimica dei componenti misti (autopolimerizzanti o duali) o attraverso l’esposizione a luce di adeguata lunghezza d’onda (fotopolimerizzanti).